Giovedì 13 ero tranquillamente al telefono con mia sorella Inoiosa, quando ho aperto la casella di posta che uso meno e ho cominciato a dire una parolaccia dopo l’altra, non riuscivo a fermarmi dall’emozione perché il Teatro Nuovo di Milano - che Zeus lo benedica, dopo Tullio anche stavolta mi daranno un manifesto dello spettacolo di Massimo - dava la possibilità di prendere un aperitivo con Massimo a coloro che avevano fatto il biglietto su Internet. E pensare che io mi ero pentita di averli fatti online perché avevo pensato che, andando di persona in biglietteria, avrei potuto ottenere dei posti migliori!

L’aperitivo è per le 19.30 nel foyer del Teatro. Le mie sorelle, Inoiosa e Miss Lecco, ed io arriviamo lì tutte rivestite, strafighe - e quando ricapita più!, si pensava - e, soprattutto, molto emozionate. Infatti non sappiamo cosa aspettarci, non riusciamo ad immaginare come possa essere un happy hour con Massimo…non avendone mai fatto uno!!

E mentre siamo lì che mangiamo a sbafo, la serata prende una piega inaspettata e, come quella volta a L'Aquila, magica. Tra la folla intravedo Aldo - che già mi aveva avvicinata in occasione della sorpresa e che pure avevo salutato nel pomeriggio - e mi avvicino per salutarlo di nuovo. Ci abbracciamo calorosamente, poi mi guarda dritto negli occhi e mi chiede se sono sola o se c’è qualcuno con me. E dal nulla, come solo una persona che è naturalmente generosa può fare, mi propone di vedere lo spettacolo da dietro le quinte, preoccupandosi addirittura del fatto che questa proposta possa rovinarci la sorpresa per il giorno dopo!

Senza parole e con gli occhi strabuzzati, mi avvicino alle mie sorelle e, quando riferisco loro ciò che potrebbe succedere, Inoiosa quasi si rompe un dito!
Ovviamente accettiamo e, raccogliendo con le mani tremanti le nostre povere cose, seguiamo Aldo con il cuore che batte all’impazzata e la lingua essiccata, arsa direi. Dopo averci fatto conoscere l’orchestra, il comico Giuliano Chiarello e, soprattutto, avermi presentata a tutti come quella che segue Massimo ovunque e farebbe qualunque cosa per lui


A questo punto siamo veramente sconvolte, non sappiamo cosa dire, io esclamo che così non è giusto per le nostre coronarie, ci vuole almeno un po’ di preavviso! Eccchecccaspita!

Massimo si preoccupa per noi, affinchè la visuale che avremo dello spettacolo sia la migliore possibile.
Poi ci offre di andare in camerino con lui (in pochi minuti mi ha già fatto esplodere il cuore) e lì parliamo un po’: dice che prima di uno spettacolo prende sempre una tazza di tè caldo e, quando gli chiedo se fa qualcos’altro di particolare, risponde che prende sempre un cucchiaio di miele.
A quel punto ci congediamo e riconquistiamo le nuove postazioni assegnateci dal nostro Mitico, il quale dopo poco viene ancora una volta ad accertarsi che quella sia effettivamente la miglior visuale possibile. Insomma, Massimo ci ha sostenute, vezzeggiate, coccolate per tutta la sera. Ad ulteriore conferma di questa cosa vi dico che venendo dietro le quinte per l’intervallo, è stato lui a chiederci come stesse andando lo spettacolo, lui a noi

Non ricordo, invece, cosa gli abbiamo detto, ma deve essere stata una cavolata. Arrivato il momento di tornare sul palco, un ragazzo dello staff gli ha offerto un pezzo di Kinder Bueno, ma lui ha risposto “No, no, altrimenti ho la bocca tutta impastata!”, facendo finta di averla davvero.

Finito lo spettacolo, lo abbiamo aspettato fuori dal camerino e, quando finalmente è uscito, gli ho stretto la mano e l’ho baciato. Gli ho poi ricordato che ci saremmo visti l’indomani prima dello spettacolo per l'intervista e, scherzando, gli ho chiesto “C'è qualche domanda in particolare che non vuoi che ti faccia?”. La sua risposta? “Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, non c’è problema.”.
Ci siamo salutati ancora una volta e, con le mie sorelle, mi sono avviata, proprio arrancando, verso l’uscita. Ho visto con la coda dell’occhio che lui era dietro di noi e, sorridendo, gli ho detto “Rispettosamente mi accosto al muro e la faccio passare”. Ha sorriso anche lui, e con quello mi ha lasciato.

«Massimo ti amooo»
E qui vi lascio anch’io, per ora. A presto!