di Inoiosa il sabato 12 dicembre 2009, 0:01
Eccomi finalmente giunta a scrivervi il vostro meritato resoconto.
8/12
Dunque, la giornata inizia con mille e cinquecento telefonate deliranti tra me e mia sorella. Eravamo emozionate e contente perchè regalavamo il biglietto alla Mary, doveva essere una sorpresa, e si preannunciava una bellissima serata. Ed ecco quindi 1500 conversazioni folli ("casomai ci facciamo consolare nel camerino di Tullio" "eh? dal cameriere?" eccetera)
Poi telefonatona a Ilaria, in cui ho ricevuto tutto il sostegno psicologico di cui potessi avere bisogno, e via all'avventura!
La serata inizia già grandiosamente: mentre aspetto Chiara e Mary arriva un ragazzo africano che mi vuole vendere un libro e ci mettiamo a chiacchierare per una decina di minuti. Ricca di questa nuova amicizia vado con le mie sorelle a vedere lo spettacolo.
E lì, la magia: qualcosa di completamente inaspettato. Dopo L'ultima radio non pensavo che qualcosa potesse colpirmi di più, e invece ecco qui. Una commedia, apparentemente "normale", ma così piena di riferimenti al Trio, con gesti di Tullio così particolari, inequivocabili, ricchi di esperienza, di amore per il suo lavoro, che in pochi secondi ero completamente presa da quello che vedo.
Ridevo ma era quasi una risata catartica, perchè ero esattamente al mio posto, dove dovevo essere, stretta tra mia sorella e la mia migliore amica, felice di aver trovato quella leggerezza, quella gioia che non provavo da così tanto tempo.
La sequenza di personaggi, espressioni, battute era vorticosa e spettacolare, io e mia sorella contemplavamo Tullio in estasi e nient'altro aveva più importanza. Mi rendo conto che sto descrivendo la serata più come un bagno battesimale che come uno spettacolo, ma per me è stato praticamente così. Il mondo è scomparso per un attimo e c'eravamo tutti noi, a riderne, e Tullio che ci parlava con quel codice che comunque capivamo veramente soltanto noi triofili, perchè...è nostro. Mi ricordo l'emozione che ho provato quando Tullio ha cantato...una certa canzone. E' stato breve, forse un minuto, due, ma per me il mondo si è fermato, non c'era più niente se non quelle parole e quello che volevano dire per me e per noi. Ed ecco che lo spettacolo riprende seguendo il suo corso, ci siamo io e mia sorella senza parole, io che sono sconvolta e non riesco a spiegare perchè si sia mosso qualcosa di così profondo dentro di me. Io e Chiara che abbiamo sperimentato la telepatia, in quel momento: non c'è stato bisogno di dirlo, tra di noi ci sono stati gli stessi pensieri e la stessa emozione, da cui comunque non ci siamo ancora riprese (o sbaglio?).
E lì da Tullio ecco, la fine della serata, il culmine di tutto: io ovviamente non sono riuscita a spiccicare parola (non una intelligente, almeno), mentre lo spettacolo aveva anche così tanti concetti, cose da commentare...ma come al solito la timidezza vince e io taccio, mentre gli faccio firmare 25 libri, cartoline e così via. Uscendo il primo pensiero è "è già finito." e il secondo "devo tornarci".
Credo che le emozioni di quella sera siano state indescrivibili e potentissime, una calamita che ci attirava uno verso gli altri e mi dispiace non saperne parlare... Vedrete che per voi sarà lo stesso quando vi ci ritroverete all'improvviso... Credo. Oppure sono pazza io, potrebbe benissimo essere... baci, domani modificherò qualcosa, credo... (non ho ripetuto quello che ha già descritto benissimo Chiara, sarebbe ripetitivo...tutto quello che non ho detto è perchè sono d'accordissimo con la sorellona.)
Sono Inoiosa, la sorella bionda di Bella Figheira.
Dov'è mia sorella? Dov'è mia sorella? Virgola, dov'è mia sorella?